lunedì 8 maggio 2017

Io e i miei sintomi... riflessioni di un ipocondriaco

IO E I MIEI SINTOMI





Sentirsi poco bene, avere malgrado riscontri rassicuranti perplessità rispetto al proprio stato di salute, è cosa comune a molti. I cosiddetti ipocondriaci non sono un gruppo sparuto della popolazione, piuttosto le schiere compatte di un esercito in aumento, che sostiene il sistema Sanitario Nazionale. Per carità, intendiamoci, fare prevenzione con esami clinici mirati è di norma buona regola, un’abitudine che mette a riparo da possibili, subdole malattie che se diagnosticate tempestivamente possono essere sconfitte. Tuttavia data la portata abnorme e il tono intimidatorio delle campagne preventive  cui si è sottoposti, colti e schiacciati



dall’ansia da patologia, c’è il rischio fondato di eccedere in zelo. Un  banale mal di testa, un innocuo ronzio alle orecchie, un semplice attacco di gastrite possono trasformarsi, specialmente se si da un’occhiata a riguardo in Internet, nei terrificanti sintomi che precedono una malattia autoimmune! L’orrore poi si amplifica e diviene panico puro, nel caso delle punture di insetto, possibile veicolo  - a distanza di anni -, di malattie quali Leishmaniosi  umana, Malaria, malattia di Lyme, Peste e via dicendo. In un guazzabuglio di eventualità tutt’altro che remote, l’ipocondriaco di turno soffoca nell’angoscia, prossimo a un colpo apoplettico da spavento, unica vera patologia della quale morrà continuando a leggere sintomatologie in Rete.  A riguardo non molto tempo fa un conoscente salutista, dopo aver per sbaglio bevuto dal bicchiere di uno sconosciuto è andato in psicosi da contagio, situazione che lo ha spinto a cercare notizie in alcuni siti on line, sulle malattie così trasmissibili ... Ebbene, al termine dell’indagine a suo parere era affetto da ben tre tipi di patologia mortale.  I sintomi come spossatezza, mal di gola e sudorazione già li avvertiva, gli mancavano, ma era certo che non avrebbero tardato a manifestarsi, solo l’ingrossamento della milza e gli occhi arrossati da far invidia al mitico Caronte. Non sarà forse meglio documentarsi un po' meno e prendere la vita per sua natura già molto impegnativa, in maniera più scanzonata?!
   Laura Antonelli 



Nessun commento:

Posta un commento