C'era una volta... |
Come molti altri sono cresciuta in un'epoca in cui la tecnologia era agli albori. Non è un ricordo soltanto mio quello della TV in bianco e nero con soli due canali e priva di telecomando, che per cambiar canale si faceva la conta ad alzarsi... Lentamente ho visto il telefono cellulare sostituire i gettoni per telefonare, le buste di plastica rimpiazzare il cartoccio e la sporta dal salumiere. I piccoli negozi di alimentari sparire, per lasciar spazio alle grandi catene di supermercati. In estinzione anche il gelataio munito di carrettino e immancabile, festante, codazzo di ragazzini. Poi le belle bilance “Stadera” con il tipico stilo tarato a Kg e il piatto metallico sorretto per tre lati da una catena, messe via per utilizzare altri congegni. Agli appuntamenti presi per telefono, quello fisso di casa - l’unico che esistesse – bisognava arrivare puntuali poiché non c’era modo di avvisare in caso di ritardo. Lo scaldasonno ha sostituito “il prete” come chiamata dialettalmente la struttura in legno alquanto ingombrante, da introdurre nel letto da scaldare, corredata di braciere. Ho visto il cielo più azzurro perché privo di smog, conosciuto le stagioni con il loro rassicurante ritmo, il mare in tempesta mi ha regalato tante conchiglie. Soli si stava raramente, le famiglie erano patriarcali, gli anziani donavano la loro esperienza e i piccoli la gioia di vivere. Oggi con gli indubbi vantaggi apportati dalla tecnologia, si vive meglio e più comodi in genere. Tramite computer è facile giungere in qualsiasi parte del mondo in pochi minuti e trovare, talora ritrovare, amici lontani. Tolto l’isolamento emotivo che caratterizza l’epoca, forse causato dalla mancanza di concreti rapporti umani e da uno sfaldamento in generale della famiglia, malgrado altre note problematiche, direi che “non possiamo lamentarci”, frase sibillina molto in uso nella Russia anni 50...! Certo, ogni tanto un po’di nostalgia, ma anche il grande previlegio di aver assistito agli anni che hanno cambiato la storia e l’immagine del mondo.
Laura Antonelli Copyriht(Articolo pubblicato sul guiornale di zona "La Cicala Parla" 2022)
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