PONDERANDO
Scopa: la massaia la vede come un oggetto per pulire, la strega per
volare, il bambino ne fa un cavallo, un aereo, un missile e la spada di Artù.
Laura Antonelli
Letteratura, musica, arte, scienza, storia, attualità, pettegolezzi o gossip, mistero... Questo Blog è stato ideato per trattare gli argomenti più disparati.
mercoledì 30 novembre 2016
sabato 26 novembre 2016
La fedeltà e il cane
mercoledì 23 novembre 2016
Mi dirai sempre la verità? (barzelletta)
"Mi dirai sempre la verità?" disse la fidanzatina
"Certo!" rispose il ragazzo.
" Con chi sei uscito ieri sera?"
"Con te... spiritualmente!"
Laura Antonelli
giovedì 17 novembre 2016
Nefertiti “la bella che è arrivata”...
Nefertiti " La bella che è arrivata" |
Il
fascino dell’antica civiltà egizia ancora oggi ci coinvolge, intenso come il
profumo delle spezie di questa antica terra, potente come la forza che ne
caratterizzò la storia e magico quanto
il suo mistero. Di tutte le grandi regine egiziane di cui abbiamo conosciuto la vita, Nefertiti è
quella che più di ogni altra ha colpito l’immaginario collettivo. Un volto dall’espressione
dolce giunto dai millenni, immortalato nella sua singolare bellezza dalla
sapienza di un artigiano, capace a
quanto pare, di intrappolare un’anima in una guaina di stucco. Come non
immaginare lo stupore del suo scopritore Ludwig Borchardt quando il 6 dicembre 1912 effettuando degli
scavi a Tell- el Amarna nell’edificio (P47,2) laboratorio del capo scultore Thutmose, vide per la
prima volta affiorare dal tempo, la fragile sagoma della regina, il suo volto
sereno e gentile, risplendere di nuovo sotto ai raggi del sole, ancora
palpitante di vita. Sicuro che ebbe un tuffo al cuore vedendola. Quale segreta
magia aveva mai usato lo scultore
Thutmose per cogliere l’essenza di un essere e donarle l’eternità? Vogliamo
credere che l’incantesimo fosse l’amore, che con ogni probabilità Thutmose
provava nei confronti della regale consorte di Akhenaton
(XVIII
dinastia), forse un
sentimento inespresso che ha saputo imprimere alle sue mani il tocco, che
avrebbe reso la sua “bella che è arrivata” viva per sempre.
Laura Antonelli
sabato 12 novembre 2016
Melascrivi... Ma come me la scrivi?!
Tempo fa ho condotto un simpatico esperimento diventando "ghost writer" per la piattaforma Melascrivi (Content Marketplace LTD), uno dei tanti siti dove gli autori, previa superamento test di entrata e iscrizione, prestano la loro opera scrivendo articoli su ordinazione per Editori.
Ogni articolo, che può variare da un minimo di 80 parole a un massimo di 400/500, con relative difficoltà e target da rispettare, viene pagato pochissimo. Fin qui nulla che non si possa presumere, come il fatto che l'autore per contratto, debba rinunciare a ogni diritto su ciò che scrive. Così può capitare come è capitato, che un bellissimo articolo sottopagato, finisca in un prestigioso sito, firmato da un altro... A parte questo particolare, altre insidie sono in agguato in un percorso che diviene vieppiù accidentato.
Il pagamento previsto è effettuato come esplicitamente detto nel regolamento, solo al raggiungimento della cifra di euro 25,00, quindi se non si è maturata per intero tale somma e nel frattempo si vien colti dal ghiribizzo di cancellare il proprio account, c'è il rischio concreto di lasciare "in dono" il frutto non maturo, del proprio lavoro. Fare beneficenza si sa, è un' attività che predispone per il Paradiso, peccato non si possa scegliere a chi farla. Ma il meglio deve ancora arrivare.
Gli autori sono sottoposti a una serie di penalizzazioni che farebbero gioire i negrieri dei
XVI e XIX secoli. Non vengono deportati verso le Americhe, solo perché i costi del trasporto sarebbero troppo onerosi! Al disgraziato ghost writer o User, che può raggiungere per buone capacità lavorative fino a quattro stelle, vengono decurtati guadagni e meriti se:
XVI e XIX secoli. Non vengono deportati verso le Americhe, solo perché i costi del trasporto sarebbero troppo onerosi! Al disgraziato ghost writer o User, che può raggiungere per buone capacità lavorative fino a quattro stelle, vengono decurtati guadagni e meriti se:
Non scrive l'articolo dopo averlo preso in carico... ha mezz'ora di tempo per decidere se fa al caso suo o meno. Un poveretto che in quell'arco di tempo abbia un problema di qualunque genere, perde una stella e per chi ne ha solo una è tragicomico, più un euro ovviamente. Sorte analoga lo attende se dopo averlo preso in carico, non consegna il lavoro entro la data di scadenza prevista.
Se le linee guida per scrivere gli articoli non vengono rispettate e lo scritto consegnato è di nuovo inviato all'autore dal Revisore (figura fosca della quale dirò in seguito) tre volte per la correzione, altra stella in meno e altro euro. Insomma le stelle sono una vera iattura, quasi meglio non averne affatto come gli euro!
Le "linee guida" imposte dagli editori rappresentano poi un argomento astruso degno di nota. Certe sono lunghe qualche capitolo con pretese a dir poco bizzarre. C'è chi richiede uno stile sintetico per uno scritto che deve arrivare almeno a 400 parole. Altri invece raccomandano uno "stile accattivante" quando l'argomento trattato è magari un lassativo naturale. Come dire :<< Ti farà correre in bagno con allegria...>>. Per scrivere di certi temi esiste inoltre una sorta di guida-dizionario delle contorsioni mentali, dove vengono riportate e richieste tutte le ultime perversioni in materia di Search Engine Optimization, in acronimo SEO (per i non addetti ai lavori il linguaggio di Internet per essere trovati con facilità nei motori di ricerca). Diversi editori chiedono che venga allegata una fotografia che rispetti rigorosamente determinati parametri, da incorporare all'articolo, immagine di solito introvabile date le peculiarità, disponibile eventualmente su Marte...dietro ordinazione.
L'autore perde denaro e reputazione (stelle) se i contenuti da lui proposti risultano copiati da altre fonti anche se non è vero, fino alla cancellazione del suo account.
L'articolo che dicesi rifiutato dall'Editore, in maniera sospetta non viene mai riconsegnato al suo Autore . L'editore è un dogma: bisogna credergli senza vedere.
A tutto quanto detto sopra si aggiunge, ciliegina sulla torta, la figura del Revisore di bozze, ossia colui che corregge il lavoro di un altro scrittore. Costui di solito quando non si tratta del Committente stesso, è una persona normale che al raggiungimento delle quattro stelle, posizione meritoria che permette di scegliere una data mansione, richiede appunto di diventare -revisore di articoli-. Talora però c'è qualcuno che si monta la testa e inizia a sparare indietro articoli a raffica con le richieste più insulse tipo: "Sostituisca X parola con un sinonimo, che non mi piace. Grazie". Ma Grazie un corno! A ogni revisione l'autore subisce (perché la cosa non mi stupisce?) una penalizzazione e mica stiamo scrivendo la terza Cantica della Divina Commedia!!! Insomma per farla breve tale individuo protetto vilmente dall'anonimato, può attuare in casi limite da manuale psichiatrico, tentativi di sabotaggio da frustrazione, ai danni dell'ignaro ghost writer, rimandandogli sistematicamente indietro gli articoli con le richieste più irrilevanti, in una sorta di gioco al rimpallo, fino a farglieli scadere.
E, cosa succede come al solito all'autore???....!
Solitamente il malcapitato stufo di essere angariato, cancella il suo account, anche se prossimo alla cifra di 25,00 euro, non importa.
Mi sono baloccata con tale Sito per qualche tempo, per scoprirne i meccanismi di funzionamento e stando almeno alla mia esperienza, per chi è intenzionato a lavorarci seriamente è davvero troppo penalizzante.
Colta da smania pionieristica farò certamente altre esperienze del genere, alla scoperta di siti simili.
Poi vi dirò...
(Laura Antonelli)
domenica 6 novembre 2016
La sinfonia più bella è quella del vento
La sinfonia più bella è quella del vento,
ha note d'ombra e sussurri di ricordi,
di passi frettolosi ed echi di canti,
cinguettii remoti, brusii di fronde,
spazi nel tempo tra suoni d' acque eterne.
Laura Antonelliha note d'ombra e sussurri di ricordi,
di passi frettolosi ed echi di canti,
cinguettii remoti, brusii di fronde,
spazi nel tempo tra suoni d' acque eterne.
sabato 5 novembre 2016
Sesso: una vera indigestione
SESSO: UNA VERA INDIGESTIONE!
"Se il sesso fosse cosa giusta, non si farebbe di nascosto no?..." |
Ebbene sì, in tempi andati se ne parlava troppo poco, ma adesso se ne parla davvero troppo. Anni fa la TV si dava a coprire alacremente i corpi discinti, secondo i canoni dell'epoca, delle ballerine o delle soubrette nascondendoli sotto spessi strati di stoffa. Nei film erano proibite parole "audaci" come concubina, amante slip, reggiseno... e non avevano sorte migliore nemmeno i testi delle canzoni che risultassero anche solo vagamente erotici. Poi, come spesso accade, dopo una spietata repressione si è assistito a eccessi di segno opposto. Oggi non si può accendere la TV, leggere il giornale, navigare in Rete cercando altro, senza imbattersi in immagini o argomenti più o meno espliciti inerenti il sesso. Se da un lato ciò è normale conseguenza di una società evoluta, che ha sdoganato determinati principi, dall'altro si sta verificando un fenomeno di ripulsa riguardo all'argomento, con un tentativo di ritornare al passato. Vale a dire che in molti stanno rivalutando antichi, desueti valori, cercando tra un esercito di star siliconate scollacciate, di fricchettoni ecologici perennemente abbronzati, palestrati depilati, atti in ogni momento a - fecondare -, di ritrovare quell'antico svalutato senso del pudore, rispolverando la rugginosa castità, ora considerata autentica trasgressione dei nostri giorni persino un po' cult!
Laura Antonelli
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