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Hanno
memoria eccezionale, grande fantasia e dire la verità è per loro
praticamente impossibile. Parliamo ovviamente dei bugiardi doc,
individui che considerano la verità un evento pernicioso, un fenomeno da
scongiurare. L'abitudine al mentire è così consolidata da sfuggire alla
parte cosciente della mente, per costruire universi paralleli di
fantasie e cumuli di menzogne, che immancabilmente approdano devastanti,
nella vita altrui. A complicare il tutto c'è il fatto che Il bugiardo
compunsilvo non mente mai per raggiungere un fine specifico, lo fa solo
per passione... Similmente al pittore che dipinge, crea la sua opera
d'arte, il capolavoro, usando tutti i colori dell'arcobaleno pennellando
le frottole di nobile verità, talmente confuso da confonderle con la
realtà. Mentire è fonte di benessere e farlo su qualsiasi cosa è una
delizia, particolare che lo differenzia dal bugiardo patologico che
invece mente per manipolare gli altri. Maschio o femmina che sia non fa
differenza, poiché conviverci è comunque impossibile. Il più delle volte
inconsapevoli del loro potenziale distruttivo, vivono sereni
narcisisticamente soddisfatti dei propri strafalcioni, mai responsabili
di quanto affermato. Individuarli però è possibile, perché esiste
un'incongruenza fra la comunicazione verbale e gestuale e quando si sta
camuffando la realtà, sfuggono anche ai "migliori" dei gesti rivelatori,
come porre la mano davanti alla bocca, toccarsi il viso o il collo in
modo insistente, sfiorare il mento. Il corpo in questo modo rivela la
menzogna. Insomma, dal celebre Pinocchio e molto prima, con personaggi
del calibro di Cagliostro che ne fece un modus vivendi, al vero barone
di Münchhausen noto per i suoi racconti inverosimili, cui si ispirò
Rudolf Erich Raspe per scrivere l'omonimo romanzo, a Stalin che sempre
negò e occultò la verità, le fila dei bugiardi non hanno fatto altro che
ingrossarsi, per giungere in un esercito vittorioso sino a noi.
Laura Antonelli - Copyright
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