sabato 14 aprile 2018

IPOCRITA? SI', MA CON GARBO...

Ipocrita? Sì ma con garbo...
Un po' per buona educazione, a volte per evitare di ferire i sentimenti altrui, o ancora per non fronteggiare verità scomode, possibili generatrici di conflitti insanabili all'interno di una comunità, spesso si evita di essere sinceri... Sembrerebbe questo una sorta di stratagemma sociale atto a garantire la sopravvivenza all'interno di un determinato ambiente, sia esso familiare che lavorativo, costituente un fondamento culturale che si basa sull'esporre ogni volta un determinato grado di verità. Una coesistenza, una sorta di equilibrio fra verità e falsità all'interno di un gruppo etnico più o meno ampio, dove se prevalesse la componente falsa si assisterebbe a un progressivo rifiuto della verità, sino al non riconoscerne altra che la propria. Possibilità pericolosa quest'ultima, che condurrebbe a uno svuotamento di valori, all'ignoranza, all'inaridimento creativo con conseguente impoverimento della vita sociale e culturale. Ma davvero dicendo a un'amica un po' in carne che è dimagrita anche se non è vero, si può innescare un tale sfacelo?!! No, per fortuna la cosa non è così semplice, una falsità innocua come una piccola bugia a fin di bene, non ha mai causato alcuna catastrofe. Tuttavia, bisogna non abusare di tali espedienti per non favorire una pseudo - coscienza sociale, che ostacolerebbe l'adattamento e il completamento dei reali bisogni socioculturali dell'individuo. Insomma, per farla breve, bisogna essere moderatamente falsi, regolarsi a seconda delle occasioni, trovando ogni volta il giusto grado di verità che più si avvicini alla realtà. Compito non semplice questo, al quale ci si può tuttavia abituare aiutati dalla gratificante consapevolezza che agire in determinato modo eviterà un aumento esponenziale della falsità, pratica devastante su cui è basata l'attuale società.
Laura Antonelli C.

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