martedì 3 aprile 2018

PERFIDIA: DALLO STRAORDINARIO AL QUOTIDIANO

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Uno dei più celebri casi di perfidia, è senza dubbio, quello mostrato da Walt Disney nel noto cartone animato Biancaneve, dove una matrigna perfida, vanitosa e megalomane, dopo averla sottoposta a varie malvagità, uccide per invidia la bella figliastra, con una mela intrisa di veleno. Un caso estremo, plateale, quello appena citato, eppure spunto di riflessione sulla capacità di offendere, operare in modo negativo, arrecare danno spesso psicologico a qualcuno, mettendo in atto una serie di accorgimenti che vanno a colpirne l'ego in un tentativo di distruzione. Orribile vero?! Eppure molestare moralmente per mettere l'altro in posizione di sudditanza, disagio, è qualcosa che avviene di continuo in vari tipi di rapporto, con un'impennata nel mondo professionale e una presenza discreta ma costante, in alcuni legami d'amore, di amicizia, ambiti questi, dove è a volte difficile riconoscere la perfidia. Il perfido purosangue è solitamente un narcisista, ambizioso, colto, un individuo in grado di raggiungere posizioni di prestigio, ma capace se messo in discussione o turbato dal sospetto che qualcuno possa essere migliore di lui, delle azioni più subdole e distruttive, che possono palesarsi in svariati modi. Umiliazioni pubbliche nel caso di un capoufficio, pesanti critiche alla presenza di altri fra coniugi, mancato riconoscimento dei meriti nelle carriere gerarchiche, studiata indifferenza se non disprezzo, per i successi professionali o sociali dell'amico.
In breve, una vera guerra psicologica che ha come fine ultimo l'annientamento morale. Come difendersi da simili persone? L'unico modo è identificarle per tempo ed evitare ove possibile la competizione aperta, specialmente se il perfido di turno è il datore di lavoro o il collega che collabora ad un progetto comune. Le cose cambiano tra coniugi, poiché il legame stretto che intercorre, rende quasi impossibile sottrarsi alle violente attenzioni del partner. Nell'amicizia è un evento nefasto che una volta compreso, mina inesorabilmente le basi del rapporto distruggendolo. Ma chi è più perfido, gli uomini o le donne? Diciamo che le due attitudini si bilanciano in parte, con una propensione anche per motivi storici, verso il sesso femminile...
Laura Antonelli C.
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