mercoledì 24 ottobre 2018

DAL "GIRACONO" AI RUTTI IN SCATOLA: LE INVENZIONI PIU' INUTILI E LE TROVATE PIU' PAZZE...

Si producono di continuo un'infinità di oggetti, mentre  la pubblicità  convince i consumatori ad acquistarne in modo compulsivo di nuovi, che vanno a sostituire i vecchi di solito buttati via, benché  ancora utili o funzionanti. Per incrementare questo  meccanismo di marketing, vengono ogni anno inventati in tutto il mondo milioni di oggetti perfettamente inutili. Per divertimento abbiamo stilato una breve classifica dei più clamorosi:
Primo in ordine di apparizione è quello da noi ribattezzato "giracono" motorizzato, che permette al goloso consumatore di gelato, di leccare il cono senza la fatica di doverlo girare.
La seconda invece è rappresentata da un "sobrio" copricapo, un porta carta igienica da testa. La terza è un ventilatore da spaghetti.
Di seguito troviamo l'occhiale monolente, studiato probabilmente per Ciclopi. In quarta posizione arriva "La caffettiera del masochista" uno degli oggetti introvabili inventati da Carelman non in commercio per fortuna, divenuta solo il titolo di un libro. Si possono ammirare inoltre delle posate dal design indiscutibilmente originale, anche se del tutto inutilizzabili. In ultimo non potevano mancare dei pratici "rutti in scatola", di certo la bufala meglio riuscita di qualche buontempone ... O no?!?
Laura Antonelli  (Pubblicato su "La Cicala Parla" almanacco /2014)

Ultime notizie sulla fine del mondo

Con l'espressione "fine del mondo", viene indicata una serie di eventi negativi o catastrofici, causanti la distruzione delle terra e l'estinzione di massa della specie umana. Questo increscioso tema ricorre in molte mitologie e religioni, ed è il cardine della letteratura fantascientifica dell'intero pianeta.
Nel cattolicesimo si fa riferimento a questo evento, nel venticinquesimo capitolo del Vangelo di Matteo, nel versetto dove Gesù Cristo afferma  : <<Nessuno conosce l'ora o il giorno, eccetto il Padre>>. Alcuni dei segni indicativi della "fine dei giorni" sarebbero disastri naturali, rivolte civili, ecatombi belliche e ogni genere di insolita catastrofe di massima entità. Tuttavia non viene indicato il tempo preciso dell'avvenimento. Anche nell'Islam il tempo della fine ha una data ignota, conosciuta in gran segreto dal solo Allah che, come il profeta Maometto, include negli accadimenti premonitori della fine, anche un aumento dell'omosessualità, di donne abbigliate come uomini e viceversa, di segni dal cielo e  terremoti catastrofici, che causerebbero l'apertura di una faglia nella Terra con conseguente allungamento del giorno..! Ci sono poi le profezie come quella di Sant'Anselmo dei Marsi o di San Malachia, sulla cui autenticità sussistono però molti dubbi. In ogni caso secondo la profezia attribuitagli, quando vescovo di Armagh del XII secolo, convocato a Roma ebbe una premonizione sul futuro della Chiesa e dei pontefici che si sarebbero succeduti sino alla sua fine, Benedetto XVI, sarebbe il penultimo pontefice e quello attuale l'ultimo, prima del giudizio universale. Nella profezia composta da 111 frasi in latino, quanti sono i papi ivi descritti e che si apre con Celestino V, le coincidenze con gli avvenimenti attuali sarebbero davvero molte.Tuttavia nella profezia, non sono previste le straordinarie dimissioni di papa Benedetto XVI, quindi partendo da questo singolo fatto, possiamo ben sperare in un cambiamento e un'evoluzione positive per l'intera umanità.

 Laura Antonelli (pubblicato su "La Cicala Parla" almanacco 2014)

Cornelia e le altre

Le donne dell'antica Roma conobbero una crescente emancipazione, tanto che in epoca imperiale, vennero anche accusate di trascurare i loro doveri di mogli e madri per dedicarsi a mestieri considerati tradizionalmente maschili. Le donne romane patrizie ricevevano una buona educazione per questo vi furono nella storia diverse figure intellettuali al femminile, delle quali la più nota Cornelia, madre dei Gracchi, lodata per le sue epistole persino da Cicerone. Esistevano fra l'altro donne gladiatore o gladiatrici. Le giovani potevano andare in sposa anche all'età di 12 anni! L'adulterio era considerato un reato solo se commesso dalla donna, se il pater familias ne esprimeva la necessità, veniva punito con la pena di morte. Le donne indossavano il perizoma, una fascia per il seno (strophium, mamillare) o una guaina (capetium) e una o più tuniche subuculae, intessute con lana o lino ed in genere prive di maniche. Sopra la subùcula veniva indossato il sùpparum oppure la stola fermata in vita da una cintura (cingulum). Se l’abito della donna onesta doveva essere assai discreto lasciando scoperto solo il viso, non altrettanta sobrietà veniva tributata agli accessori; col passare degli anni il rango sociale di appartenenza venne ostentato con gioielli sempre più vistosi. Secondo le leggi augustee, una donna doveva avere almeno tre figli oppure ogni lascito ereditario sarebbe finito in mano ai parenti del marito o allo stato. Assolto il proprio dovere, le donne utilizzavano spesso pozioni contraccettive o abortive allo scopo di scongiurare altre gravidanze che avrebbero potuto essere loro fatali.

L'arte del pettegolezzo (utilita' sociale di un vizio comune)


Dicono che aiuti la socialità, poiché parlare, cioè sparlare, di altre persone in loro assenza, permette di esercitare una sorta di controllo del "territorio" di tipo psicologico, abbassando il livello dello stress, con una funzione terapeutica. Diffondere informazioni sulla persona che secondo il vostro parere si è comportata male, tende a farvi sentire meglio, evitando la frustrazione di un eventuale sentimento di impotenza. Spesso non è necessario aver subito un danno diretto, o un torto, per innescare il meccanismo del pettegolezzo, dato che si tratta di un tentativo altruistico di salvare qualcun altro da eventuali pericoli. Ma il pettegolezzo ha più declinazioni: può essere gossip, indiscrezione, diceria, chiacchiera. Il tipo più carino, salottiero, è quello di "genere discorsivo", sempre praticato in assenza del diretto interessato o degli interessati, si svolge in maniera amabile, in una sorta di interazione conversazionale, che non pone mai l'accento in maniera pesantemente malevola sull'operato del soggetto preso in considerazione, limitandosi a rilevarne in chiave umoristica i difetti, in una sorta di gioco. Questo tipo di pettegolezzo di solito non ha conseguenze negative, perché non tende a minare la credibilità della persona, essendo per sua natura privo di dettagli e non moralizzante.
Laura Antonelli C. ( pubblicato su "La Cicala"15/08/2014)

CIBI "DI CONFORTO" CHE DELIZIANO IL CERVELLO


A provocare il desiderio di cibo è un abbassamento della Serotonina, importante neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello, che regola voglia di cibo, umore, senso di sazietà, , sonno, aggressività, ansia e altro ancora. Quando si ha un grande desiderio di cibo, è in atto un 'abbassamento di questa sostanza, pertanto si tende a colmare il "vuoto", anche emotivo, con cibi che contengano molto zucchero ed entrino rapidamente in circolazione nel sangue, come i carboidrati ad alto indice glicemico. Tali carboidrati sono contenuti nel pane bianco, nella pasta, nei dolci, nelle patatine, nei cracker, caramelle, cerali, bibite succhi di frutta e via di seguito. Il livello di insulina si innalza, il Triptofano entra nel cervello per divenire Serotonina. La rapida conseguenza di tutto questo processo è un immediato buon umore e da depressi si diventa allegri, comunicativi, capaci di trovare soluzione a problemi poco prima ritenuti insormontabili. Ecco il motivo principale per cui molti sono attratti, in modo particolare la sera davanti alla TV, o in determinati periodi di nervosismo, dal cosiddetto "cibo spazzatura" che spesso, - è bene ricordarlo,-  causa obesità!

Laura Antonelli C. (Pubblicato su "La Cicala")

Le sacre edicole di Roma

Dette dai romani “Madonnelle”, le sacre edicole della capitale, sono comunemente a soggetto sacro mariano. Si possono vedere agli angoli di vecchi palazzi, torri e campanili. Dipinte ad affresco, o su tela, scolpite in rilievo, di marmo, terraccota, rappresntano l’espressione popolare della devozione verso la Madonna e alcune sono vere e proprie opere d’arte. Queste con i loro lumi votivi, rischiaravano nella notte il viandante che si avventurava in una Roma completamente buia. Alcune madonnelle furono protagoniste di prodigi, tuttavia quello più famoso si ebbe nel 1796, operato all’unisono da svariate madonnelle. A partire dal 9 luglio, per un periodo di circa tre settimane, alcune immagini della Madonna, poste in diversi punti della città cominciarono a muovere gli occhi. In quei giorni lo Stato Pontificio era minacciato dalle armate francesi e il popolo che temeva un’invasione, interpretò l’evento come un cattivo presagio, confermato due anni dopo quando Roma venne in effetti presa dalle truppe Napoleoniche.

Da"La Cicala" giornale 2014 

Quando d'amore si muore

Donne innamorate, più spesso vittime di una dipendenza affettiva, compagne, mogli, che subiscono violenze psicologiche e fisiche, si lasciano maltrattare, pur di continuare a sentirsi importanti "amate". Parliamo di persone adulte che subiscono comportamenti coercitivi da parte di un pari e non trovano la forza di ribellarsi. La violenza, sia essa fisica che psicologica, porta chi la subisce alla disistima più totale di se stesso, sino ad arrivare al punto di non riuscire più a spiegare cosa veramente provi, dato lo stato di profonda prostrazione e annullamento della personalità. Tali sentimenti auto svalutativi, impressi in anni di soprusi, possono in modo paradossale, portare la vittima a giustificare il suo aggressore sviluppando un sentimento di gratitudine, poiché non di rado il maltrattante interpreta alternativamente il ruolo di vessatore e salvatore, generando ancor più confusione e senso di colpa all'idea di denunciare gli abusi o di concludere la storia. In una società nettamente patriarcale sulla donna grava inoltre, una forte pressione sociale poiché storicamente è suo il compito di tenere unita la famiglia, o di fare in modo che la relazione di coppia funzioni, non tenendo minimamente conto di quanto debba subire per riuscirvi. Così molte donne imputandosi colpe che non hanno, restano loro malgrado invischiate in spirali di coercizione e annullamento, in alcuni casi con letali conseguenze.

 Laura Antonelli C.

La dama con l'ermellino


Giornale "La Cicala Parla" (anno 2015)

Rubrica "Arte romanzata"

:<< Madonna ve ne prego, smettete di guardare vostro fratello, in fondo è un bravo figliolo, ogni tanto si sa combina qualche birbonata ma lo fa così, giusto per ridere, per divertirsi con i compagni... Il vostro ritratto è perfetto così e vedrete che il vostro promesso lo gradirà moltissimo. Beh, non è esattamente quello che volevate mandargli per dimostrare a Sua Signoria che la stessa passione infiamma i vostri cuori... Alla fine io sono soltanto un pittore e credete, non potevo fare di meglio. Siete bellissima ed è questo che conta quando ci si deve sposare. L'amore per gli animali eleva l'anima, ancor di più se questo amore è rivolto a tutti. Sì il vostro promesso adora i gatti ma non è colpa mia se non avete trovato il vostro e al suo posto vostro fratello ci ha messo l'ermellino, cambieremo il nome dell'opera, invece di intitolarla "La dama con il gatto" la intitoleremo "La dama con l'ermellino", vedrete che piacerà moltissimo ugualmente...>>.
Paola A.
Un po’ di Storia... La “Dama con l’ermellino” è un dipinto di Leonardo da Vinci del 1488-1490, ora esposto al castello del Wawel di Cracovia. La donna ritratta è Cecila Gallerani. L’opera viene datata a poco dopo il 1448 quando Ludovico il Moro, di cui Cecilia Gallerani era l’amante, ricevette il prestigioso titolo Onorofico di cavaliere dell’Ordine dell’Ermellino dal Re di Napoli. L’ermellino raffigurato nel ritratto a un’analisi della sua morfologia, appare tuttavia più simile a un furetto.

Paola Antonelli

[articolo pubblicato sulla Cicala gennaio/febbraio 2015

Copyright sulla rubrica"Arte Romanzata"]

Consigli per chi vuol dare in adozione un animale in tranquillità.

Il mondo delle inserzioni pullula di annunci riguardanti amici pelosi cani e gatti da adottare... L'intento dei proprietari spesso e tra i più nobili, ma a volte la fretta di allocare il cucciolo è una cattiva consigliera. Infatti prima di dare in adozione un animale a degli sconosciuti è bene controllare che gli stessi, non abbiano già adottato altri animali poi misteriosamente scomparsi,o che non si sia in prossimità di festività sacrileghe. Si raccomanda all'uopo grande scrupolosità a di chi dona o vende cuccioli di qualunque specie. Poichè spesso è difficile riconoscere i malenzionati dalle persone realmente interessate, ecco alcuni i punti su cui non transigere.
1) Fare dei controlli pre e post affido
2) Richiedere l'impegno a effettuare tutte le profilassi preventive (vaccini, sverminazioni, filaria….) da riportare sul libretto sanitario
3) Richiedere la regsitrazione (se cane) presso l’anagrafe canina locale con l’inserimento del microchip se ne fosse ancora sprovvisto
4) informare l’affidante e l’anagrafe canina di ogni eventuale cambio di domicilio e/o residenza
5) non cedere l’animale a terzi senza il vostro consenso e contattarvi se non può più tenerlo
6) comunicare senza indugio lo smarrimento/il furto/la fuga o il decesso dell’animale a voi e all’anagrafe canina;
mostrarvi l’animale qualora voi lo chiediate (cioè i famosi controlli post-adozione...)
7) non detenere MAI l'animale a catena, in serraglio o in altri luoghi non idonei
8) restituirvi l’animale su vostra richiesta qualora constatiate che le precedenti condizioni non vengano rispettate
Tali punti tendono solo a tutelare l'animale, richiedendo condizioni che qualunque amante di animali dovrebbe rispettare... Per questo se l'adottante dovesse rifiutarle bisognerà valutare!!!!
Ps. Per far rispettare tali punti esistono on line moduli prestampati da scaricare per cane o gatto.

Sessismo e volentieri

Nel senso comune popolare, lo scapolo è un uomo sereno, libero, rimasto volutamente celibe. La zitella, una che nessuno ha mai voluto...
Partendo da tale provocatoria asserzione, affrontiamo l'annoso concetto del sessismo, termine coniato dal movimento femminista negli anni Sessanta, che indica, giustifica, promuove l'idea dell'inferiorità del sesso femminile rispetto a quello maschile, con conseguente discriminazione delle donne in ambito culturale, professionale, sociopolitico. Insomma, malgrado gli enormi progressi sociali che hanno caratterizzato la nostra epoca, ancora permangono immutate pesanti discriminazioni non dichiarate, in base al sesso di appartenenza. Ad esempio per comprendere la portata del fenomeno, basta ricordare quanta resistenza ha incontrato nel nostro Paese la recente legge che propone la possibilità per il figlio di adottare entrambi i cognomi dei genitori, come già accade da tempo in Spagna. L'Italia, onde non tradire secoli di cultura patriarcale, è stata condannata nel novembre 2014 dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo, per violazione dei diritti umani, poiché i giudici europei hanno stabilito che " dare ai figli il cognome della madre, è un diritto". Continuiamo con una serie di situazioni che vedono le donne in svantaggio rispetto ai compagni uomini, anche nel resto d'Europa. Ad esempio lo stipendio femminile è in media più basso, seppure a egual mansioni lavorative secondo il "gender pay gap" (differenziale retributivo di genere), mediamente del 18%. Alcuni Paesi tra cui Germania e Regno Unito, stanno discutendo progetti per ridurre tale differenza salariale. Inoltre pochissime donne ricoprono incarichi dirigenziali, occupando causa maternità, posti con orari più flessibili. Il divario esistente sembrerebbe causato peraltro, da discriminazioni nel luoghi di lavoro, con mancati riconoscimenti delle competenze femminili rispetto a quelle maschili, scarsa rappresentanza nella politica e nell'economia, con in più il carico, spesso non condiviso, delle responsabilità familiari.
Oltre a quanto detto, esiste il fenomeno della violenza, sia essa fisica che verbale, rivolta agli individui di sesso femminile, piaga sociale in parte sommersa dall'omertà, dalla difficoltà di denunciare agli enti preposti un fidanzato, un compagno, un marito violento, arrivando nei casi più gravi, tristemente balzati agli onori della cronaca, di omicidio o -femminicidio-, termine quest'ultimo sessista più di ogni altro! Esiste come noto nel dizionario della lingua italiana il termine "omicidio" a indicare in modo non discriminatorio la soppressione di un'altra vita umana, senza porre l'accento sulla differenza di genere, trattandosi appunto di genere umano. Pertanto la parola "femminicidio" suona come un' ulteriore offesa alla dignità femminile, negando di fatto alle donne, l'evidente diritto di appartenenza a un' unica specie, non differenziata nelle azioni e nel sentimento, dal sesso.
Come dire? Certi retaggi culturali sono subdoli e prendono il sopravvento nei modi più bizzarri, anche facendo coniare un termine che più che perorare la causa, la minimizza. E' stata uccisa una femmina...che vuoi che sia!
Insomma, le conquiste delle donne sono state importanti e innumerevoli, a partire dal Divorzio legalizzato nel 1970, alla legge sulla maternità del 1971, i Consultori Pubblici nel 1975, fino a riscrivere nello stesso anno il "diritto di famiglia", che eliminerà tutte le disparità esistenti tra uomo e donna nel vecchio codice. Poi finalmente, la legge sulla - violenza sessuale- emanata nel 1996 modificando il reato da "contro la morale pubblica" a "contro la persona". Grandi traguardi, ma anche enormi difficoltà in un percorso di eguaglianza accidentato, che a partire dal Medioevo quando le donne non era importante sapessero leggere o scrivere, a meno che non si volesse assegnarle allo stato monacale... ha in questi ultimi decenni sdoganato principi secolari. Tuttavia, permane un sessismo strisciante, che si palesa sovente nei particolari, in un eco poco gradevole che sa di preconcetto.
Laura Antonelli C.

Il sonno e i suoi perchè

Nei paesi industrializzati purtroppo molta gente non ha più la possibilità di fare un sonno decente all'ora giusta. Come noto la deprivazione di sonno causa incidenti in ogni ambito e se protratta nel tempo ha effetti negativi sulla mente e sul corpo.
L'assenza di sonno parla da sola. Se si perde una notte di sonno, il giorno dopo ci si sente male, ma con una successiva buona dormita, l'orribile sensazione di estremo affaticamento svanisce. Molto meno ovvi, anche perché poco evidenti e meno percepibili singolarmente, sono invece gli effetti di quando si perde regolarmente sonno, notte dopo notte, settimana dopo settimana.
La deprivazione di sonno cronica così si insinua, con effetti devastanti sull' umore, sulle capacità sociali e mentali, in particolare quella di giudizio, sul pensiero creativo e sulla capacità di risolvere problemi - e può anche intaccare la salute fisica, rendendo più vulnerabili alle malattie. Le persone stanche hanno un alterato stato emotivo, cognitivo e fisico. Sono meno concilianti, più irritabili e tendenzialmente malinconiche. La tristezza influisce in maniera negativa anchre sulla sfera emotiva e sociale, con conseguenze potenzialmente dannose per le relazioni interpersonali. Una persona stanca può essere fisicamente presente ma psicologicamente ed emotivamente assente. Nella sua opera "Le lettere di Berlicche", Clive Staples Lewis immagina un diavolo molto esperto che insegna al nipote ancora alle prime armi come corrompere un giovane essere umano. Il modo migliore, gli consiglia, è la stanchezza... Oltre a rendere scontrosi e di scarsa compagnia, la deprivazione di sonno ottunde le facoltà mentali, in molti modi più o meno sottili. In poche parole, le persone stanche sono incoscienti e temerarie. La deprivazione di sonno danneggia la capacità di svolgere occupazioni che richiedano attenzione, riflessione, discernimento, memoria, abilità sociali o comunicative, praticamente quasi tutta la gamma di quelle possibili. Le persone stanche sembrano anche perdere di vista le conseguenze delle loro azioni, sentendosi così libere di fare cose insensate e talvolta catastrofiche: i disastri di Chernobyl e della Exxon Valdez sono solo due esempi. Anche una modesta perdita di sonno ridurrà sensibilmente le prestazioni mentali.
Cosa succede alle persone che rimangono per un lungo periodo senza dormire completamente? Uno dei primi esperimenti scientifici sulla deprivazione di sonno risale al 1896, ma la prima persona a diventare famosa in tutto il mondo per essersi imposta una lunghissima deprivazione di sonno fu nel 1959 Peter Tripp, un disjockey americano alla cui fama contribuì anche il fatto di aver inventato la classifica dei "Top 40". L'uomo riuscì a restrare sveglio sotto controllo, per oltre otto giorni e otto notti, con un totale di duecentouno ore. Piter Tripp si stancò. A mano a mano che il tempo passava, dopo tre giorni dall'inizio dell'esperimento, Tripp si fece insolente e sgradevole; dal quinto giorno perse via via il contatto con la realtà e cominciò ad avere allucinazioni visive e acustiche. Divenne paranoico al punto di pensare che gli stessero drogando il cibo, scappò per strada e ci mancò poco che finisse sotto una macchina. A tali sintomi psicologici si accompagnavano dei cambiamenti fisici, incluso il continuo abbassamento della temperatura corporea. L'ultima sera gli schemi delle onde cerebrali di Tripp erano virtualmente uguali a quelli di una persona addormentata, anche se in apparenza lui era ancora sveglio. Finito l'esperimento cadde in un sonno che durò 24 ore.

Laura Antonelli C.

martedì 16 ottobre 2018

OPERE D'ARTE SOTTRATTE E RITROVATE: LE PI U' AMATE DAI LADRI.


OPERE D'ARTE SOTTRATTE E RITROVATE: LE PI U' AMATE DAI LADRI.


Iniziamo questa singolare carrellata di opere d'arte, oggetto di furti da parte di ladri temerari, ma anche inesperti, data la storia rocambolesca di alcuni capolavori sottratti e in seguito restituiti o ritrovati.
L'urlo di Munch, rubato per ben due volte, fu ritrovato dalla polizia norvegese dopo svariati anni. La Gioconda di Leonardo da Vinci, il furto più clamoroso della storia, "scomparve" misteriosamete dal Louvre di Parigi dove era custodita nel 1911, restando assente per ben due anni, prima di essere ritrovata in Italia nel 1913 e restituita alla Francia.
Capolavori di Van Gogh e Cézanne trafugati dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma - ''Il giardiniere'' e ''L'Arlesiana", di Van Gogh, e il ''Cabanon de Jourdan'',nel luglio del 1998, ritrovati il luglio successivo rispettivamente a Roma e Torino.
La Madonna del Guercino,"Madonna con i Santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo" sottratta nell'agosto 2014 nella chiesa di San Vincenzo a Modena, rintracciata dalle Forze dell'Ordine a Casablanca e riportata in Italia nel 2016.
Le opere d'arte più trafugate e quindi preferite dai malviventi sono di Guercino, Tintoretto,Van Gogh,Rubens e statue di epoca romana.
 
Laura Antonelli