Dicono che aiuti la socialità,
poiché parlare, cioè sparlare, di altre persone in loro assenza,
permette di esercitare una sorta di controllo del "territorio" di tipo
psicologico, abbassando il livello dello stress, con una funzione
terapeutica. Diffondere informazioni sulla persona che secondo il vostro
parere si è comportata male, tende a farvi sentire meglio, evitando la
frustrazione di un eventuale sentimento di impotenza. Spesso non è
necessario aver subito un danno diretto,
o un torto, per innescare il meccanismo del pettegolezzo, dato che si
tratta di un tentativo altruistico di salvare qualcun altro da eventuali
pericoli. Ma il pettegolezzo ha più declinazioni: può essere gossip,
indiscrezione, diceria, chiacchiera. Il tipo più carino, salottiero, è
quello di "genere discorsivo", sempre praticato in assenza del diretto
interessato o degli interessati, si svolge in maniera amabile, in una
sorta di interazione conversazionale, che non pone mai l'accento in
maniera pesantemente malevola sull'operato del soggetto preso in
considerazione, limitandosi a rilevarne in chiave umoristica i difetti,
in una sorta di gioco. Questo tipo di pettegolezzo di solito non ha
conseguenze negative, perché non tende a minare la credibilità della
persona, essendo per sua natura privo di dettagli e non moralizzante.
Laura Antonelli C. ( pubblicato su "La Cicala"15/08/2014)
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